Villa Monastero di Varenna LC Intervento conservativo sul portone della Darsena

DESCRIZIONE DELL’OGGETTO

Il portone dà accesso alla Darsena dal giardino; misura 340 cm in altezza per 187 cm e ha uno spessore di 13,5 cm; è composto da due ante asimmetriche con al centro il passaggio pedonale. Le specie legnose utilizzate sono abete e larice, con assi disposte orizzontalmente e verticalmente per conferire più solidità alla struttura. I pannelli orizzontali sul fronte (verso il giardino) sono fissati e decorati con chiodi e borchie a sezione quadrata, sul retro (fronte lago) la struttura è rivestita con una lamina di zinco. Nel corso del tempo è stato decorato più volte con smalti di colore diverso, di cui rimangono tracce sovrapposte, attualmente prevale una strato di colore verde. Il portone è dotato di una serratura incassata, di un chiavistello e di un battacchio in bronzo.

 

STATO DI CONSERVAZIONE

Il portone si presentava in uno stato di conservazione critico, principalmente dovuto alla vicinanza e contatto con l’acqua del lago e all’esposizione alle intemperie; lo smalto di protezione del manufatto era logoro e non recuperabile in nessuna delle cromie sovrapposte. Le borchie avevano perso la loro vernice protettiva, esponendosi alla comparsa di ossidazione e ruggine. Nella parte superiore vi era una vasta lacuna che interessava i due strati di supporto; la lamiera di zinco a contatto con il legno ha favorito la marcescenza e l’insediamento di infezioni micotiche e infestione di insetti xilofagi, in particolare grandi coleotteri della Famiglia dei Cerambicidi; la lamiera stessa si presentava fortemente alterata dalla ossidazione. I cardini per il movimento delle diverse parti della struttura erano totalmente degradati.

Sono visibili segni di interventi precedenti, più o meno accurati, soprattutto attuati per sostituire elementi perduti o irrecuperabili.

 

INTERVENTO EFFETTUATO

Tutto l’intervento è stato concordato con la committenza e l’ispettrice della Soprintendenza di competenza territoriale. Il manufatto è stato smontato e trasportato nel laboratori del CFT Terragni di Meda. Dopo un attento esame si è provveduto ad asportare definitivamente la lamiera in zinco, potendo così pulire tutta la superficie. Poi la struttura è stata consolidata con una resina acrilica specifica per il legno. Le parti ammalorate irrecuperabili sono state rimosse e sostituite con legno della stessa essenza, seguendo con la massima precisione il profilo del legno originale. Una volta completato l’intervento di reintegrazione strutturale del supporto si è proceduto alla rimozione delle tracce incoerenti di pellicola pittorica e al riempimento delle lacune di supporto più piccole. Sono state pulite e ricollocate/ripristinate tutte le parti di ferramenta, compresa la serratura che ha ripreso la sua funzione, e i cardini per il movimento delle ante.

Per la finitura si è deciso di lasciare il supporto a vista, con gli elementi decorativi in metallo, proteggendo la superficie con un olio specifico per il trattamento del legno, che conferisca resistenza all’esposizione all’umidita e all’acqua del lago.